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editor Fabio Bonacina

27262 news from 8/3/2003

Ormai storica è l’insegna gialla a bandiera (la “vela”), associata, o meno, al frazionario e a indicazioni supplementari. Poi…

Il logo nel rombo: una delle varianti (Archivio storico di Poste)
Il logo nel rombo: una delle varianti (Archivio storico di Poste)

“Una certa omogeneità, una certa comunicazione coordinata sopraggiunge nel secondo dopoguerra con la diffusione a tappeto di quell’insegna a bandiera gialla”, colore postale per antonomasia. Lo annota ancora Mauro De Palma nell’articolo pubblicato dal periodico aziendale “Lettera P” (news precedente). I testi associati nella “vela”, però, variano secondo il momento: si trovano ad esempio “Posta”, “Poste e telegrafi”, “Posta e telecomunicazioni”. Talvolta vi è il frazionario e in altre situazioni esso manca.

Una versione più moderna, realizzata in tondo o in quadrato ed illuminata ad elettricità, è riscontrabile in alcune sedi. Non solo: capita di scoprire localmente ulteriori scelte, capaci magari di richiamare l’intitolazione di un negozio, cui si aggiungono segnaletica stradale, logotipi e marchi ad uso fieristico.

Poi c’è il testo per esteso “Poste e telecomunicazioni”, noto in almeno due caratteri alternativi. In una formula, le due parole sono separate dal loghino Pt inserito nel rombo. Lo stesso Pt è stato impiegato pure da solo: in una pubblicazione questo viene fatto risalire agli inizi degli anni Settanta. La variante successiva lo vede sempre compreso nel quadrilatero, il quale, a sua volta, è dentro ad un cerchio, magari con aggiunta la parola “Amministrazione”. È datato inizio anni Ottanta.

Più certi i passaggi successivi. A fine 1991 compare un gabbiano stilizzato e modernista, evocato anche per la rivista interna di quel momento, appunto “Il gabbiano”; in parte riprende l’emblema del corriere espresso internazionale, il Cai-post, nel Paese attivo dal 1983.

Lungo il 1995 arriva la bustina alata (congiunta a “Poste italiane”) disegnata dall’editore e grafico Franco Maria Ricci; sancisce il passaggio, avvenuto nel 1994, dall’Amministrazione all’Ente pubblico economico. Figura nella coppia di francobolli da 750 lire del 18 novembre 1994, ripresi con formato più piccolo, in fogli e libretto, il 9 dicembre 1995.

Infine, è il 2000, giunge il “Posteitaliane” allestito per la prima volta in una fascia gialla e sormontato da un’immagine di panorami, opera dell’architetto e designer Michele De Lucchi (studio Fragile). Con il 2015 è stato rivisitato leggermente, centrandolo rispetto alla banda gialla; le foto sono scomparse (continua).

Specie nei paesi, talvolta si possono vedere le vecchie insegne. Nelle foto degli ultimi anni dovute a Beniamino Bordoni figurano la storica “vela” gialla (Merana, Alessandria), anche nella versione più moderna (Ora, Bolzano), il logo con il gabbiano (Concordia sulla Secchia, Modena) e quello di Franco Maria Ricci (Termo, frazione della Spezia)
Specie nei paesi, talvolta si possono vedere le vecchie insegne. Nelle foto degli ultimi anni dovute a Beniamino Bordoni figurano la storica “vela” gialla (Merana, Alessandria), anche nella versione più moderna (Ora, Bolzano), il logo con il gabbiano (Concordia sulla Secchia, Modena) e quello di Franco Maria Ricci (Termo, frazione della Spezia)



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