A tre settimane dalla presentazione del piano industriale di Poste italiane, il primo nell’era di Matteo Del Fante, c’è attenzione tra gli operatori economici. In attesa di conoscere -rispetto al passato- quali impostazioni, quali scelte verranno confermate e quali invece cambieranno. In base all’agenda, l’appuntamento è per il 27 febbraio, quando è programmato “un incontro con la comunità finanziaria per la presentazione dell’aggiornamento delle strategie aziendali del gruppo”. Sarà preceduto, il 19, dai primi dati relativi all’esercizio 2017. Una volta rivelate le linee, queste dovranno essere recepite internamente e, di solito, le difficoltà si registrano in tale fase. Fra le direttive dovrebbe scaturire una maggiore spinta alla struttura postale, così da recuperare quote soprattutto nell’ambito dei pacchi generati dal commercio elettronico. Ritenuti prioritari anche risparmio (c’è, fra l’altro, il nuovo accordo con Cassa depositi e prestiti) e pagamenti digitali. In azienda si parla anche di un’importante revisione delle aree territoriali, che scenderebbero a cinque. Ora sono nove: Nord-Ovest (cioè Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta), Lombardia, Nord-Est (Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto), Centro-Nord (Emilia-Romagna, Marche), Centro 1 (Toscana, Umbria), Centro (Abruzzo, Lazio, Sardegna), Sud (Calabria, Campania), Sud 1 (Basilicata, Molise, Puglia), Sud 2 (Sicilia).
Da nove a cinque le aree territoriali?
06 Feb 2018 17:11 - NEWS FROM ITALY
È una delle ipotesi su cui Poste italiane starebbe lavorando. Dovrebbe essere conseguente al nuovo piano industriale. La presentazione di quest’ultimo è prevista per il 27 febbraio