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editor Fabio Bonacina

27098 news from 8/3/2003

La modifica sostanziale riguarda il codice barre, passato dalla ricevuta d’impostazione all’avviso di ricevimento, così da abbinare l’invio alla conferma. Il cambio dal 28 febbraio

La busta, se da 11x23 centimetri, rimane di fatto la stessa
La busta, se da 11x23 centimetri, rimane di fatto la stessa

Attendendo l’apertura del recapito specializzato agli operatori privati, faldone attualmente allo studio del ministero alla Giustizia, Poste italiane rinnova la modulistica riguardante la notificazione degli atti giudiziari.

Per la busta -quella che misura 11x23 centimetri- sono stati apportati cambiamenti insignificanti, tanto è vero che si possono utilizzare le vecchie tipologie.

A cambiare risultano la ricevuta d’impostazione e l’avviso di ricevimento. La differenza sostanziale è nel codice a barre autoadesivo riguardante il singolo invio. Nella versione destinata ad essere accantonata figura sulla ricevuta di impostazione (in gergo, è il modello “22/Ag”); nella nuova è sull’avviso (“23L”). Quest’ultimo ha anche una propria chiave numerica: le due sequenze sono univoche e collegate tra loro (di fatto, è la medesima; cambiano soltanto la prima e l’ultima cifra), così da abbinare elettronicamente la spedizione e la conferma fisica della sua consegna.

Attualmente il giro di boa è previsto per il 28 febbraio, giorno in cui le tirature precedenti non potranno essere più impiegate.

Il codice a barre si sposta, dalla ricevuta di spedizione (nell’immagine in alto, la vecchia e la nuova tiratura) all’avviso di ricevimento (pure in questo caso, il modulo prima, questo di epoca ministeriale ma ancora in uso!, e poi). Immagini: archivio avvocato Giulia Orlando
Il codice a barre si sposta, dalla ricevuta di spedizione (nell’immagine in alto, la vecchia e la nuova tiratura) all’avviso di ricevimento (pure in questo caso, il modulo prima, questo di epoca ministeriale ma ancora in uso!, e poi). Immagini: archivio avvocato Giulia Orlando



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