Attendendo l’apertura del recapito specializzato agli operatori privati, faldone attualmente allo studio del ministero alla Giustizia, Poste italiane rinnova la modulistica riguardante la notificazione degli atti giudiziari.
Per la busta -quella che misura 11x23 centimetri- sono stati apportati cambiamenti insignificanti, tanto è vero che si possono utilizzare le vecchie tipologie.
A cambiare risultano la ricevuta d’impostazione e l’avviso di ricevimento. La differenza sostanziale è nel codice a barre autoadesivo riguardante il singolo invio. Nella versione destinata ad essere accantonata figura sulla ricevuta di impostazione (in gergo, è il modello “22/Ag”); nella nuova è sull’avviso (“23L”). Quest’ultimo ha anche una propria chiave numerica: le due sequenze sono univoche e collegate tra loro (di fatto, è la medesima; cambiano soltanto la prima e l’ultima cifra), così da abbinare elettronicamente la spedizione e la conferma fisica della sua consegna.
Attualmente il giro di boa è previsto per il 28 febbraio, giorno in cui le tirature precedenti non potranno essere più impiegate.