Poteva essere una congiunta (anche l’Italia ha il titolo in programma, però il 21 marzo, “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”), ma le cose sono andate diversamente. E il francobollo del Vaticano per il beato don Giuseppe Puglisi (15 settembre 1937 - 15 settembre 1993) ha debuttato due giorni fa, così da ricordarlo a venticinque anni dalla morte.
Vale 1,00 euro, prodotto in fogli da sei esemplari -sul bordo compare la sua chiesa, dedicata a san Gaetano- con un quantitativo che non può superare quota trecentosessantamila. Porta la firma di Marco Ventura, che oramai ha all’attivo un buon numero di cartevalori, anche di Regno Unito e San Marino.
Nato nel quartiere Brancaccio a Palermo, fu ordinato sacerdote nel 1960, ricordano dall’Ufficio filatelico e numismatico riferendosi al commemorato. Conscio dell’ambiente, cercò di coinvolgere un sempre crescente numero di giovani, togliendoli dalla strada. Queste le parole di papa Francesco: “È stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto”.