La raccolta complessiva è risultata in aumento rispetto al 2016 e pari a 340,5 miliardi (+2,6%). Andando nello specifico, la postale ha mostrato uno stock in crescita e pari a 252,8 (+0,8%). Quanto all’obbligazionaria, è “notevolmente aumentata”, raggiungendo i 17,5 (+51,6%), grazie all’efficace diversificazione delle fonti, in linea con le ambizioni di piano. In lieve incremento anche le altre, pari a 70,3 (+1,1%). Il patrimonio netto ha continuato il percorso di rafforzamento, raggiungendo quota 24,4 miliardi (+1,2).
È in questo modo che Cassa depositi e prestiti comunica i propri dati, riferiti all’anno scorso ed approvati due giorni fa dal consiglio di amministrazione. Sono parte di un quadro più ampio, che dovrà essere discusso all’assemblea degli azionisti il 23 maggio o, in seconda convocazione, il 20 giugno.
Nel loro complesso, i risultati “confermano il ruolo centrale e di promozione svolto dal gruppo” a sostegno dell’economia italiana. Le risorse mobilitate e gestite, valutate in 33,7 miliardi (+20%), sono state destinate all’internazionalizzazione delle imprese (15,9 miliardi, +12%), alle stesse aziende (11,2, +29%), ad enti pubblici ed infrastrutture (6,3, +19%), al settore immobiliare (0,3, +43%).
Attesi però cambiamenti, dai nomi ai vertici alla scaletta delle priorità, dopo che a palazzo Chigi si sarà insediata la nuova compagine governativa (fine).