Rammentare le vittime, ricordare quanto è successo affinché non succeda più. Sono due degli obiettivi insiti nella ricorrenza, ormai prossima, del 25 aprile. Gli stessi che animano Vitoronzo Pastore nella sua impegnativa attività editoriale.
Con il nuovo titolo ha superato se stesso, realizzando un lavoro suddiviso addirittura in tre tomi da 576 pagine ciascuno. È “Stammlager - L’incubo della memoria”, prodotto da Suma.
Lo scopo -dice lo studioso- “è raccontare come migliaia di ragazzi, che non ho mai conosciuto se non attraverso le corrispondenze e le testimonianze raccolte, seppero, attraverso le tragedie di una guerra e l’infamia di una ideologia perversa, salvaguardare la propria dignità di essere umani”. Dopo l’8 settembre 1943, “vennero disarmati con umiliazione generando disgusto e accrescendo una nuova consapevolezza; tutti i valori militari crollarono di fronte a quei bruti che avrebbero dovuto rappresentare la razza eletta”.
Aperta da un capitolo introduttivo, la ricognizione è svolta principalmente secondo i distretti e, al loro interno, per campi di detenzione. Tra gli altri temi, gli approfondimenti riguardanti i singoli prigionieri. Quando possibile, ha lasciato spazio alla parte epistolare, valorizzandone i contenuti o anche gli aspetti tecnici, come supporti, annulli, bolli. Le immagini sono in bianco e nero.
L’opera, in cofanetto, è indivisibile. Costa 75,00 euro, sapendo che il ricavato sarà devoluto in beneficenza.