“Mi piace visitare il nostro bel Paese, ed anche i mercatini dell’antiquariato; appena posso, vado alla ricerca di cartoline antiche che, con l’aiuto dell’elettronica, taglio, ritaglio, coloro, modifico, trasformo; talvolta aggiungo personaggi volanti”. È quanto ammette, in questa intervista con “Vaccari news”, Rinaldo Bellato, artefice -come ha raccontato nella news precedente- di magneti… postali. L’esito sono appunto le piccole calamite da frigo, “oggetti unici, surreali, fantastici che piacciono a tutti, giovani e meno giovani, ma soprattutto mi divertono”. Realizzati nel numero richiesto dall’interlocutore, hanno prezzi standard tra i 3,50 ed i 5,00 euro; una decina i formati possibili.
Però, è “un lavoro anche impegnativo, spesso faticoso, perché visito le città che desidero affrontare come Novi Ligure o Asti o Susa, cerco di studiare la loro storia su internet e rappresentarla al meglio. Nonostante non sia ancora riuscito a farla diventare la mia attività principale, è bello. Conosco meglio l’Italia, ricca di tesori artistici e culturali, scopro paesi e paesini sino ad allora sconosciuti che mi hanno sorpreso per la loro bellezza, dialogo con persone che, affascinate dalle cartoline e dai ricordi, mi raccontano storie cittadine, e ciò mi riempie di emozioni”.
Poi vi sono gli omaggi… “Ho regalato ad importanti rappresentanti delle nostre istituzioni, come il presidente della Repubblica ed il papa, il libro ed alcune calamite quale auspicio per la mia nuova idea imprenditoriale. Queste le propongo ai musei, alle aziende, ai tabaccai, che forse più di altri sono vicini al territorio e alle persone, ed apprezzano molto la mia creatività. Anche se ti scontri con calamite di cattivo gusto, economiche, ovunque uguali, dove cambia solo il nome della città, Roma o Firenze o Torino, per conquistarti un posto fai una fatica immane, si guadagna poco. Ma la creatività, l’ingegno, il buon gusto li abbiamo solo noi italiani”.
Quando affronta una nuovo centro, cosa fa? “Ogni volta che realizzo le calamite per qualche località, scrivo ai giornali locali ed agli altri mass media. Con poche risorse economiche, la mia pubblicità è il passaparola (con l’aiuto dei giornalisti); ogni volta che qualcuno apprezza questa mia semplice idea di trasformare cartoline, vecchie sì, ma piene di fascino, per renderle nuovamente vive, mi tira su il morale per realizzarne altre in giro per l’Italia” (fine).