Il prossimo 22 luglio -salvo sorprese- dovrebbe arrivare il nuovo francobollo che l’Italia dedica al giornalista, scrittore ed umorista Giovannino Guareschi. Da 95 centesimi, lo ricorderà nel cinquantenario dalla morte. Aggiungendosi al dentello da 60, emesso l’1 maggio 2008 nel centenario della nascita.
Intanto, oggi, debutta il libro “Lettere ai posteri di Giovannino Guareschi”, edito da Marsilio (16,00 euro). Tra gli autori nazionali più conosciuti nel mondo, fu il fondatore, insieme a Giovanni Mosca e Giaci Mondaini, del settimanale satirico “Candido”, ma il suo nome è legato soprattutto alla serie di opere che hanno per protagonisti don Camillo e Peppone.
Lungo le 208 pagine, l’autore -Alessandro Gnocchi (considerato il maggior studioso del personaggio)- ripercorre, in un immaginario dialogo tra l’avo e i suoi posteri, nove pezzi magistrali che il cronista scrisse tra il 1963 e il 1968 sul “Borghese”. Da quelle testimonianze -è l’anticipazione- “emerge una sagace analisi della politica, del costume e della cultura del nostro Paese, di cui solo oggi è possibile comprendere appieno la lungimiranza”.