Appuntamento a dicembre, quando dovrebbe debuttare un’emissione capace di coinvolgere più Paesi arabi. Secondo gli accordi, porterà la frase “Gerusalemme è la capitale dello Stato palestinese” ed arriverà il giorno 6, ad un anno esatto dal comunicato del presidente statunitense Donald Trump, quello con cui annunciò di volervi trasferire l’ambasciata, riconoscendo la città quale capitale d’Israele.
L’idea propagandistica, proposta dal ministro alle Telecomunicazioni ed alle tecnologie dell’informazione del Governo interessato, Allam Moussa, è stata approvata durante l’ultima seduta della Commissione araba permanente delle poste, una delle unioni ristrette che fanno capo all’Unione postale universale. Ora bisognerà vedere chi aderirà all’invito, invito che verrà esteso -attraverso l’Organizzazione della cooperazione islamica- alle altre realtà musulmane.
L’immagine è dovuta al fotografo libanese Kamel Jaber. Secondo le spiegazioni, il francobollo vero e proprio offre una stella simbolica ad otto punte, al tempo stesso richiamando i colori del drappo locale. Al centro campeggiano la moschea al-Aqsa e la chiesa dell’Ascensione, sormontate da una carta geografica che evidenzia il mondo arabo. Sul bordo, un panorama della città e dei luoghi santi disegnato dall’artista palestinese Shehab Kawasimi.
Non mancano le inesattezze, fatte notare dal giornalista Med Achour Ali Ahmed. La carta dimentica la Mauritania ed ignora che dal 2011 il Sudan ha perso una parte del suo territorio, divenuto Sud Sudan. Comunque, c’è tempo per rimediare… (continua).