Sono trascorsi 1150 anni da quando lo slavo antico venne riconosciuto come quarta lingua liturgica accanto all’ebraico, al greco ed al latino. L’occasione per una sottolineatura postale, coordinata tra Vaticano e Slovacchia.
Il primo partner ha messo in calendario, per il 3 maggio, un foglietto, realizzato con la tecnica dell’intaglio dall’incisore František Horniak su disegno di Dušan Kállay; raffigura il momento in cui i santi Cirillo e Metodio giunsero a Roma, accolti da papa Adriano II, con le reliquie di san Clemente ed i testi dei quattro Vangeli tradotti.
L’immagine è ispirata ai mosaici conservati nell’abside della Basilica intitolata a santa Maria Maggiore a Roma ed al Codice zografense (dal monastero Zogràphos, sul monte Athos dove fu trovato), un gioiello della letteratura slava del X secolo. Il testo riportato sul francobollo, nominale da 5,95 euro (utile per una raccomandata di primo porto verso Europa e Mediterraneo), è una trasposizione dei quattro versi iniziali del primo capitolo riguardante il Vangelo di Marco. La tiratura conta su un massimo di ottantamila blocchi.