Pare che sia uno degli sport più tipici della Svizzera. Eppure, molti locali lo conoscono appena. È da tale, contraddittoria, situazione che emerge il francobollo dedicato all’hornuss, in prevendita dal 9 maggio per 1,00 franco (la validità è stata fissata al giorno 17). Vi hanno operato Bettina Häfliger e Christian Grossenbacher.
L’oggetto volante attorno al quale tutto ruota -spiega La posta- si chiama “nouss” oppure “hornuss”. Il nome deriva dal verbo “hornen” o “hurnen”; indica il sibilo del disco: insomma, è un termine onomatopeico.
Dalla base di lancio, il battitore, impiegando un bastone, lo deve scagliare il più lontano possibile in direzione del campo avversario, con una velocità che può arrivare a trecento chilometri l’ora. La controparte, composta tra le sedici e le diciannove persone, cerca di bloccarne rapidamente la traiettoria, servendosi di pale del peso di quattro chili. Più dischi si bloccano, più si ha la possibilità di vincere la partita. Comunque, anche l’altra équipe può totalizzare punti, effettuando tiri lunghissimi. La prima sfida di cui si ha conoscenza risale al 1655 e venne consumata a Trub.
Il foglio contiene dodici esemplari; si aggiungono, al centro, quattro vignette che illustrano la pala ed il campo.