Ma com’è andato, il mercato, lungo il 2017? Si conferma -annota la relazione finanziaria di Poste italiane- “la minore attitudine, rispetto ad altri Paesi europei, all’utilizzo di strumenti di comunicazione cartacea; pesa in particolare il minore ricorso al direct marketing e alla posta non indirizzata come strumenti di comunicazione commerciale, nonché la minore propensione all’utilizzo di strumenti di rendicontazione cartacea” da parte di alcune specifiche categorie, quali banche e aziende di telecomunicazione, caratterizzate dall’utilizzo di modelli di consumo prepagato. Altro è il discorso per pacchi e corriere espresso: il comparto registra un incremento dell’8% rispetto al 2016 nelle attività su base nazionale (che rappresentano circa l’80% del totale), mentre le prestazioni basate sulla consegna o sulla ricezione oltre confine sono lievitate in media del 12,5%. Il settore nel suo complesso presenta un risultato operativo negativo per 517 milioni di euro, in peggioramento di 81 rispetto a dodici mesi prima. Cresciuti, invece, i ricavi per i colli, nonostante gli effetti derivanti dalle agitazioni sindacali che hanno interessato per alcune settimane Sda. Nel dettaglio, i risultati conseguiti dal gruppo per la corrispondenza evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 7,7% (-263 milioni di invii) e dell’8,8% (-257 milioni di euro) rispetto al 2016. La posta indescritta cala per 110 milioni di invii (-123 milioni di euro); quella descritta è stata salvata dagli aumenti tariffari: scesa per 2 milioni di pezzi, registra un aumento dei ricavi, che ammontano a 981 milioni. Il direct marketing mostra una riduzione di volumi e ricavi rispettivamente dell’8,1% e dell’11,9%. Negativi pure i servizi integrati e gli editoriali. Dallo Stato, come previsto dal contratto di programma, giunge per il servizio universale un contributo pari a 262,4 milioni. Le integrazioni tariffarie per l’editoria, introdotte dall’1 gennaio 2017, ammontano a 43 milioni. I pacchi -si diceva- evidenziano una significativa crescita dei volumi e dei ricavi conseguiti, rispettivamente del 16,5% (+16 milioni di invii) e del 6,8% (+44 milioni di euro) in confronto al bilancio precedente. Lo sviluppo riguarda i colli spediti tra aziende e consumatori, ossia il “B2C”; diminuiti, invece, quelli scambiati tra i produttori, vale a dire il “B2B” (continua).
Bilancio/4 Meno lettere, più pacchi
02 Giu 2018 13:36 - NEWS FROM ITALY
Volumi e ricavi evidenziano, ancora una volta, il calo dei traffici inerenti alla corrispondenza e l’aumento per quelli dei colli