Mostra fotografica, a Monforte d’Alba (Cuneo), intitolata “Mario Dondero e Lorenzo Foglio - Lo scatto umano”. Permette di scoprire, in particolare, il secondo protagonista citato, nato nella vicina Novello e vissuto a Barolo tra il 1886 ed il 1974. Ufficialmente, dai diciotto anni fa il portalettere. Questa professione -raccontano dalla sede espositiva- “lo spinge a raggiungere a piedi frazioni e cascine, e a ben conoscere i luoghi e le persone”, luoghi e persone immortalati dai suoi scatti. Mite, tenace ed estroso, era noto per il puntiglio, il rigore professionale e la meticolosità, ma anche per le originali arrabbiature. Le istantanee che ha lasciato non ritraggono oggetti o architetture agresti, ma pongono l’accento sulla figura dell’uomo: rappresentano uno spaccato di storia delle Langhe; assumono valore documentale, un monumento a chi ha coltivato i vigneti, all’operosità delle donne nei compiti manuali, all’artigianalità legata al vino e alla campagna.
Il partner è il fotogiornalista Mario Dondero (1928-2015); due anni prima di morire scoprì le lastre originali di Foglio, ancora in mano agli eredi, e diede l’impulso che si sarebbe tradotto nell’attuale iniziativa. Pur differenziandosi nello stile, nei soggetti e nella tecnica, i lavori sono accomunati dalla volontà di raccontare il genere umano.
La rassegna, curata da Marta Ceribelli e Donatella Arione, propone, fino al 22 luglio, trenta opere di uno e trenta dell’altro. È ospitata alla Fondazione “Bottari Lattes”, in via Marconi 16; l’ingresso è libero e possibile da lunedì a venerdì nelle fasce orarie 10-12.30 e 14.30-17.30, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30.