Indietro di novant’anni, alla scoperta di quelle che furono le Poste centrali di Siracusa, ora trasformate in albergo (news precedente; dal 12 settembre 2015 il nuovo Siracusa Centro si trova in viale Teocrito 86). I lavori furono eseguiti sotto la direzione del Genio civile, mentre la direzione artistica venne attribuita all’architetto catanese Francesco Fichera, cui si devono pure gli stabili postali di Augusta, Catania e, non realizzato, Noto.
Carte alla mano -spiega ai lettori di “Vaccari news” lo specialista Riccardo Braschi- si tratta di un fabbricato a quattro piani con impianto quadrilatero e corte carrozzabile; prospetta sulla riva detta della Posta attraverso un ampio fronte concavo e due torrette angolari.
In origine, nello scantinato (contenente diciotto vani) si trovavano i magazzini, gli impianti elettrogeni e di posta pneumatica. Al piano rialzato (altri diciotto, più i bagni) vi erano gli ambienti per il pubblico, cioè i saloni riservati ai supporti postali ed a quelli telegrafici; si aggiungevano i relativi uffici, i locali dei portalettere e dei fattorini del telegrafo. Il livello superiore (con trentadue ambienti ed i servizi) accoglieva la sala dell’utenza per i vaglia-risparmi, i collegati uffici e la cassa, nonché la sede della direzione provinciale. Quanto al secondo (diciassette cui si aggiungono i wc), albergava gli uffici del telegrafo, con la sala apparati, la scuola di telegrafia e l’officina meccanica. Nelle torrette, infine, alloggiavano i pennoni telegrafici (continua).