Ancora un’emissione, da parte dell’Austria, che si fa notare per gli aspetti iconografici e tecnici, al tempo stesso offrendo un ulteriore spaccato della tradizione locale. Disponibile da oggi in prevendita contro 6,90 euro, debutterà formalmente il giorno 29.
Il soggetto adottato è il tipico cappello della Stiria, sia pure rivisto ai fini postali. Questo è ricamato, concepito e realizzato dalla ditta Hämmerle & Vogel di Lustenau, attiva nel settore da sessant’anni. Ogni francobollo ha richiesto circa 6.600 inserti dell’ago e 33 metri di filo, un materiale speciale ricavato da lana di pecora australiana, proveniente da aziende agricole certificate per la loro attività sostenibile. Il “gamsbart” (cioè il pennacchio), invece, è composto da due fili ritorti nero e grigio. Lo sfondo ecru è stato ottenuto da perforazioni in pizzo guipure.
Nell’area da dove trae origine, era un capo di abbigliamento popolare già lungo il XIX secolo; lo indossava persino l’arciduca Johann per dimostrare il suo legame con la gente comune. In questo modo, un copricapo contadino trovò fortuna nella società nobile e borghese, impiegato per mantenersi freschi in estate e per la caccia. Prodotto principalmente in feltro di lana grigio scuro o verde scuro o utilizzando peli di animali, viene arricchito da una banda solitamente verde scura; è decorato con il “gamsbart” (per esso si adoperano peli di camoscio) o con piume.