Tornano, sul monte Titano, gli interi postali; nella fattispecie si tratta di buste. Buste rivolte soprattutto alle aziende, visto che presentano la finestrella per visualizzare l’indirizzo tratto dal foglio interno.
Soggetti dell’impronta di affrancatura sono le torri che caratterizzano il panorama locale, le “tre penne” come tradizionalmente vengono definite. Ognuna di esse è stata interpretata da un artista diverso. Lo 0,70 euro, con la prima struttura, è dovuto a Sergio Ruggeri; l’1,10, caratterizzato dalla seconda, è firmato da Marco Goran Romano; l’1,15, per la terza, è di Stefano Morri.
L’emissione, tirata in un massimo di duecentomila pezzi per tipo, è inserita nel gruppo di voci atteso per il 16 ottobre.
Saranno questi i plichi che in futuro verranno impiegati dall’Ufficio filatelico e numismatico per inviare agli abbonati le informazioni. L’ha annunciato la responsabile dello stesso, Gioia Giardi, al convegno organizzato due settimane fa a Padova dall’Unione stampa filatelica italiana.