Niente visi tipo carta d’identità ma un testo, con un espediente grafico che ricorda il sangue colato, dovuto a Christopher Jung. È attraverso un francobollo da 0,70 euro che oggi la Germania ricorda, sotto al nome “martiri di Lubecca”, i preti cattolici Johannes Prassek, Eduard Müller, Hermann Lange ed il pastore evangelico-luterano Karl Friedrich Stellbrink.
Durante la Seconda guerra mondiale si espressero pubblicamente contro il regime nazista. Regime che poi si vendicò arrestandoli ed uccidendoli nel 1943.
Vennero condannati “dal Tribunale del popolo nazionalsocialista per «disfattismo, malizia, favoreggiamento del nemico e ascolto di trasmissioni ostili»”, ha ricordato Giacomo Galeazzi su “La stampa” quando i primi tre furono inseriti nella lista dei beati da Benedetto XVI; era il 25 giugno 2011. “Si pronunciarono apertamente a sostegno della dignità di ogni vita umana, contro l’uccisione di disabili mentali, della giustizia divina contro l’odio e il disprezzo. Il loro modello era il vescovo Clemens August von Galen (1878-1946), il «leone di Münster», che nei suoi sermoni aveva proclamato il diritto alla vita, all’inviolabilità e alla libertà dei fedeli e condannato con forza l’uccisione di vite ritenute «improduttive». Copiando e distribuendo tali omelie, i quattro, con la loro resistenza, scatenarono la reazione violenta dei nazisti”.