Il commercio elettronico visto da Poste italiane: lungo il 2018, la gestione del recapito delle merci (o la loro resa al mittente) è stata ampliata secondo strade diverse. Innanzitutto, adattando gli uffici postali a luogo di deposito, dove il destinatario può andare a ritirare quanto atteso. Con lo stesso scopo, da maggio si sono aggiunte due alternative: le sedi delle controllate Kipoint (secondo l’ultimo censimento, ora sono quindici i negozi che prestano tale supporto, undici dei quali nelle stazioni ferroviarie) e Indabox (trentaquattro tra Milano e Roma). In più, ed è la vera novità dopo molti mesi di tentennamento, ecco i puntoposte (tecnicamente definiti locker) posizionabili anche in esterno, silentemente introdotti da febbraio. Adesso tredici sono a firma diretta dell’operatore, mentre duecentottantasei appartengono ad Inpost. Attraverso reti esterne, entro il 2020 dovranno essere attivi settemila punti (fra cui una selezione di tabaccai) e quattrocentoventi armadietti.
Consegna pacchi, la situazione
16 Nov 2018 13:16 - NEWS FROM ITALY
La situazione e le aspettative di Poste italiane da qui al 2020. L’obiettivo è estendere la rete attraverso la quale il pubblico può ritirare quanto desiderato ed eventualmente restituirlo