Due mostre sul centenario del conflitto, una dentro l’altra. È quanto propone, fino al 22 novembre, la Società umanitaria attiva nella metropoli lombarda (l’allestimento si trova all’aperto, in uno dei chiostri di via San Barnaba 48, raggiungibile senza costi dalle ore 10 alle 19).
La prima, a pannelli, è intitolata “Milano nella Grande guerra - Assistenza, lavoro, solidarietà” e racconta lo sforzo bellico assicurato all’epoca dalla città. Tra il materiale riprodotto, un buon numero di cartoline propagandistiche e qualche lettera ufficiale, scelta per avvalorare il percorso e le sue tesi. Curioso uno degli ultimi elementi: è la lista delle strade -davvero tante- intitolate ai personaggi, ai luoghi, alle date di allora.
Attraverso una porta, si accede poi alla stanza che ospita il secondo itinerario, “Dai campi di battaglia - Fotografie e corrispondenze inedite di Riccardo Bauer”. Vissuto tra il 1896 ed il 1982, lo storico e politico viene ricordato come “risoluto difensore della libertà e della democrazia, paladino della giustizia sociale, grande educatore sociale, appassionato costruttore di pace”. Suoi sono i carteggi (presenti solo come trascrizioni e talvolta associati a disegni) spediti dal fronte e individuati tra le decine disponibili; si aggiungono delle foto correlate.
La medesima sede (ma alla sala cinema), giovedì 22 alle 17.30, proporrà “In quanto a pericolo ce la ridiamo”, letture di Rino Curci tratte dalle missive dello stesso Bauer; l’ingresso è gratuito.