Una casata che ha avuto un’ampia ramificazione, spesso rimanendo nel settore, poi la volontà di riscoprirne caratteristiche, vicende e meriti. Sono un po’ questi gli “ingredienti” che caratterizzano la saga dei Tasso, la quale vede quale centro di propulsione principale il paese della val Brembana di Camerata Cornello (Bergamo) e, naturalmente, il locale Museo dei Tasso e della storia postale, nel caso specifico anche nella veste di editore.
È in tale contesto che Francesca Brunet ha realizzato il volume “«Per essere quest’ufficio la chiave dell’Italia e Germania...» - La famiglia Taxis Bordogna e le comunicazioni postali nell’area di Trento e Bolzano (sec. XVI-XVIII)”.
Racconta l’impegno di detto nucleo nel controllare il servizio lungo il corso dell’Adige, azione svolta dal principio del Cinquecento con il matrimonio di Bono Bordogna ed Elisabeth Taxis, fino all’incameramento del feudo, e quindi alla statalizzazione del sistema postale, avvenuta negli anni Settanta del Settecento. Una storia -annota l’autrice- “che si intreccia con quella delle sovranità e delle configurazioni statuali entro cui la famiglia si trovò a gestire la propria attività”.
Il lavoro, con immagini a colori, conta 256 pagine “A4” comprendendo pure la traduzione in tedesco (25,00 euro). Due le parti in cui è articolato. Una -organizzata in senso cronologico- si concentra appunto sulla stirpe e sul feudo postale, enfatizzando soprattutto “alcuni momenti, snodi e figure”, talvolta tra faide, omicidi, agguati e duelli. L’altra ha un’impostazione tematica, soffermandosi sugli aspetti più propriamente economici e materiali. In questo ambito, si fanno notare ad esempio le figure professionali, i pericoli del viaggio, la topografia specializzata.