La seduta inaugurale per la nuova aula della Camera dei deputati si tenne il 20 novembre 1918, a poco più di due settimane dalla fine delle operazioni belliche della Prima guerra mondiale. In quei giorni, così difficili per l’Italia e per l’Europa, si ultimava il cantiere per l’ampliamento del palazzo di Montecitorio. All’originario impianto barocco, ornato dallo splendido prospetto della facciata di Gian Lorenzo Bernini, l’architetto palermitano Ernesto Basile, riconosciuto maestro dello stile Liberty, aveva aggiunto un altro corpo di fabbrica che, come in una sorta di scrigno, avrebbe ospitato nel suo seno la struttura parlamentare. Colpisce tuttora, in una visione d’insieme, l’armonia fra l’anfiteatro dei banchi che degradano verso quello della presidenza, le arcate delle tribune lungo tutto il perimetro e il velario in vetro e ferro che, nella parte superiore, conferisce una grande luminosità all’ambiente.
Sono alcune delle osservazioni dettate dall’attuale presidente dell’istituzione, Roberto Fico: si trovano nel bollettino illustrativo che accompagna il foglietto autoadesivo emesso oggi. Foglietto stampato in quattrocentomila copie e comprendente un francobollo “B” (quindi dal costo di 1,10 euro, utilizzabile per gli invii ordinari nazionali di primo porto).
Ricorda la sede, appunto, nel centenario dalla sua apertura; la vignetta riproduce un particolare dell’emiciclo, interpretato da Fabio Abbati. La stessa scena è ripresa sul bordo, dove si aggiungono il logo ufficiale (ripetuto nella cornice), la bandiera e lo stemma della Repubblica.
L’annullo del primo giorno è appoggiato agli uffici postali Camera dei deputati e Roma Vr.
Novità anche per il programma 2018: l’omaggio alla Fondazione istituto di ricerca e cura a carattere scientifico istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano è stato anticipato dal 27 al 20 dicembre.