Il librario Andrea Rossi risiedeva a Milano (a riprova, si intravede una “M” sotto al nome). È probabile quindi che il plico -spedito il 27 maggio 1862 da Livorno- contenesse qualche volume. Ciò che importa, comunque, è l’articolata affrancatura presente sulla soprascritta. L’invio richiese 3,76 lire, corrispondenti a 188 porti da 2 centesimi per gli stampati. La cifra è coperta con sette francobolli dell’ex Regno di Sardegna di cinque tipi diversi, per questo gli specialisti definiscono pentacolore l’insieme. Cominciando da sinistra in alto, ecco il 3 lire, tre esemplari da 20 centesimi in striscia, uno da 10, uno da 5 e l’ultimo da 1. Totale, appunto, 3,76, come d’altro canto è specificato nel testo manoscritto a destra. Si fa notare, in particolare, il taglio più alto. Tra le poche affrancature con il 3 lire dirette all’interno dell’Italia, questa risulta la più importante e, includendo anche tutte quelle con altre destinazioni, è l’unica che comprenda l’1 centesimo. Ovvero, il più costoso ed il più economico.
Sardi, ma spediti dall’Italia
12 Dic 2018 12:24 - NOTES ON CLASSICS FROM VACCARI
Un invio tra Livorno e Milano che richiese, il 27 maggio 1862, 3,76 lire. L’importo fu coperto con sette francobolli di cinque tipi diversi, fra cui un 3 lire