Sicuramente famoso, famosissimo, anche per la triste sorte che gli è capitata insieme ad altre trenta persone tra passeggeri ed equipaggio dell’aereo precipitato, ma quello atteso per il 26 gennaio è il terzo francobollo che lo cita espressamente. Come se non ci fossero altri calciatori degni di un pari tributo postale. È Valentino Mazzola, richiamato nel 900 lire (ma ci sarebbe pure l’“anonimo” 800) del 4 maggio 1999 emesso per il cinquantenario della sciagura di Superga (Torino) nonché nel 65 eurocentesimi datante 22 ottobre 2009 ed inquadrato nelle serie promozionali dedicate ad “Italia 2009”, in particolare per la “Giornata dello sport”. Ora viene ricordato nel secolo dalla nascita, avvenuta il 26 gennaio 1919, attraverso un “B” (quindi dal costo di 1,10 euro, utile per gli invii ordinari di primo porto destinati all’interno). Appartenente alla serie “Lo sport”, il dentello è autoadesivo, tirato in addirittura due milioni e mezzo di esemplari; i fogli sono da quarantacinque. La vignetta è dovuta a Fabio Abbati; propone un ritratto dell’attaccante e centrocampista; si aggiunge la sagoma del toro in posizione rampante presente nello stemma del Grande Torino, la squadra di cui fu capitano e simbolo.
Non c’è il due senza il tre
16 Gen 2019 19:06 - ITALIAN ISSUES
Già richiamato nel 1999 e nel 2009, il 26 gennaio tornerà agli sportelli, questa volta con un francobollo “B”. È il calciatore Valentino Mazzola