Accanto a quella sul costo del servizio universale segnalata il 18 febbraio, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una seconda consultazione pubblica, questa in materia di notificazione atti. In tale caso, l’idea è raccogliere “orientamenti ed elementi informativi” sulle modifiche da inserire in tre delibere (riguardanti standard di qualità, modulistica e indennizzi in caso di disservizio) dopo le variazioni fissate dalla legge di bilancio 2019 (è la 145 del 30 dicembre 2018), in particolare ai commi 813 ed 814 dell’articolo 1. Il documento, costituito da dieci domande, deve essere restituito all’Agcom entro il 13 marzo; poi, sentito il ministero della Giustizia, il Garante predisporrà i testi aggiornati concludendo l’iter. La normativa -ricordano dalla sede- ha ripristinato l’obbligo di comunicare al destinatario l’avvenuta notifica nel caso in cui il piego contenente l’atto non gli sia stato consegnato personalmente ma lasciato a terzi legittimati. Inoltre, si è differito di dodici mesi (portandolo all’1 giugno 2019) il termine di decorrenza per le disposizioni in materia di avviso di ricevimento digitale del piego raccomandato. È stato eliminato l’obbligo di apporre il bollo sui modelli, elevando infine da uno a due giorni il tempo per rimettere il piego presso il punto di deposito più vicino al destinatario in caso di mancata notifica.
Notificazione atti, in corso gli aggiornamenti
21 Feb 2019 17:41 - NEWS FROM ITALY
Consultazione pubblica dell’Agcom per allineare la normativa alle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2019