È stato forse l’ultimo atto di Mario Landolfi quale ministro alle Comunicazioni, ma lascerà pesanti conseguenze sul futuro. È il decreto “Disposizioni in materia di invii di corrispondenza rientranti nell'ambito del servizio postale universale. Tariffe e prezzi degli invii di corrispondenza per l'interno e per l’estero”, firmato il 12 maggio, pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale” il giorno 19 ed entrato in vigore il 20. Decreto che per la corrispondenza personale (denominata “non massiva”) comporta, avendo eliminato il corriere ordinario, un aumento della tariffa base di oltre il 33%. Da ora, quindi, anche per l’interno stop alla possibilità di scelta: non vi sono alternative all’invio prioritario, portando la spesa da 45 a 60 centesimi. Come peraltro “Vaccari news” aveva anticipato il 20 aprile, registrando le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi. Ma non è l’unica sorpresa del documento, che aggiorna pure i porti per spedire all’estero. Anche in questo caso, oltre ai ritocchi, è stata cancellata laddove ancora esistente (ossia nella “zona 2” e nella “zona 3”) la possibilità di scegliere tra invio ordinario o prioritario. Una lettera normalizzata pesante fino a 20 grammi, ad esempio, costa ora 65 centesimi se inviata nella “zona 1” (Europa e Bacino mediterraneo), 85 centesimi per la “zona 2” (Africa, America ed Asia) e 1,00 euro per la “zona 3” (Oceania). Prima si potevano spendere rispettivamente 0,62, 0,65 e 0,70 euro. Naturalmente, cambiano anche gli scaglioni successivi. Il decreto comprende inoltre le tabelle per le corrispondenze registrate (raccomandate ed assicurate) e per gli atti giudiziari, aggiorna il vecchio “bustometro”, indica gli obiettivi di qualità, introduce oneri diversi per le spedizioni in quantità (“corrispondenza massiva”) secondo se indirizzate nelle aree metropolitane, nei capoluoghi di provincia, nelle zone extraurbane.
Posta ordinaria addio, in “Gazzetta” il decreto
21 Mag 2006 15:44 - NEWS FROM ITALY