Francobolli veri ma ripensati, come quelli che propongono l’agricoltore siculo mentre guarda il “sole dell’avvenire”, il ritratto di Stalin che si sovrappone all’operaio della fucina, Umberto II al posto del tombolo... Oppure, inventati di sana pianta, ad esempio la vignetta con l’omino che cancella lo stemma inserito nella bandiera e la Venere del Tiziano che si protegge i genitali con lo slogan “no pasaran”.
Sono solo alcuni dei reperti esposti a Lodi dal 9 giugno all’1 luglio presso la mostra “Matite d’autore - Vita e satira tra Adda e Po” (chiesa di San Cristoforo, via Fanfulla 12, aperta gratuitamente al pubblico il venerdì nell’orario 17-20, sabato e domenica 10-12.30, 16-19, 20.30-22). Mostra che raccoglie le affrancature di fantasia indirizzate negli anni Cinquanta al “Candido”, la rivista diretta allora da Giovannino Guareschi.
“Si tratta -precisano gli organizzatori, che fanno capo al Circolo filatelico numismatico banino- di un centinaio di buste e cartoline che gli assidui lettori del settimanale satirico hanno inviato affrancandole con disegni, caricature, francobolli «taroccati» e modificati. Regolarmente viaggiate, in alcuni casi tassate, queste corrispondenze sono documenti inediti che riflettono quel tormentato periodo storico”. Sono emerse dagli archivi della Fondazione Mondadori di Milano e vengono proposte al pubblico per la prima volta.
Giovannino Guareschi, sicuramente più noto come autore della saga di don Camillo e Peppone, è stato un coraggioso redattore, redattore capo e poi direttore di testate giornalistiche dagli anni Trenta al dopoguerra, ma anche abile disegnatore di vignette satiriche. La sua carriera è stata interrotta dalla Seconda guerra mondiale e dalla prigionia, durante la quale non ha mai smesso di essere umorista e giornalista.
Esposti pure i disegni realizzati nel lager con il pittore Arturo Coppola dal titolo “Sfilata di moda”: un sorriso tragicomico della tremenda situazione in cui si trovavano.
La mostra presenta altri tre personaggi che -tra Adda e Po- sono accomunati dalla passione e dalla professione del giornalismo e della satira: Giuseppe Novello, Enrico Achilli e Gaetano Bonelli.
L’inaugurazione è prevista domani alle ore 18.
Buona parte del materiale è raccolto nel catalogo omonimo dell’allestimento, costa 14,00 euro ed ha 160 pagine.