Anche l’Italia protagonista al 24° Congresso postale universale, in corso a Ginevra fino al 12 agosto. È in tale contesto che l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, ha presentato la “marca postale elettronica”.
Chiamato in gergo “Epcm” (electronic postal certification mark), dà facoltà all’utente di accedere al servizio attraverso “Office 12-2007”. È una timbratura postale elettronica che permette di vidimare virtualmente un file, una comunicazione o una transazione elettronica, e di associarvi una duplice garanzia, verificabile anche a distanza di tempo: da una parte la certezza della data e dell’ora di apposizione della “marca”, dall’altra l’integrità dell’oggetto. In più, è garantita la riservatezza del contenuto, in quanto la vidimazione “avviene senza lettura dello stesso da parte dell’operatore”.
“Siamo molto soddisfatti -ha detto l’amministratore delegato- per i risultati della nostra attività di ricerca e sviluppo che ci ha permesso di implementare lo standard Epcm e di mettere a disposizione dell’Upu una applicazione molto avanzata... Il Governo italiano ha riconosciuto l’equivalenza normativa tra la marca postale elettronica e il timbro postale fisico e questo ci ha permesso di realizzare un servizio basato sull'Epcm per la certificazione della data e dell’ora esatta di sottoscrizione di documenti elettronici, con importanti applicazioni in ambito finanziario”.
Il progetto è stato sviluppato, in collaborazione con Microsoft, proprio per conto dell’Upu; l’Unione metterà la “marca” a disposizione di tutti gli operatori postali internazionali che aderiranno allo standard definito, garantendo l’interoperabilità nelle comunicazioni certificate.
La nuova tecnologia semplificherà le procedure e “potrà avere applicazioni importanti in materia di invio documenti per contenzioso, contratti commerciali, ordini di acquisto, fatture o qualsiasi altro caso in cui due soggetti, che comunicano e si scambiano documenti e/o informazioni, vogliano tutelarsi reciprocamente”. È associabile a file e documenti, come piani di progetto, contratti o accordi, che vengono predisposti per un successivo invio o condivisione e dei quali il cliente richiede una garanzia di esistenza ad una certa data.
La “marca” è, infine, uno strumento abilitante nell’ambito delle procedure di e-government, in quanto permette al cittadino di inviare in modalità digitale e certificata documenti abitualmente consegnati in modalità fisica allo sportello dell’amministrazione destinataria.