L’orologio che segna le 5.23 del 28 dicembre 1908, insieme ad altri oggetti di natura postale (cartoline ed apparecchi recuperati tra le macerie dell’ufficio principale telegrafico) sono ora conservati in uno spazio specifico al Museo storico delle poste e delle comunicazioni di Roma.
Per il francobollo che ricorda il secolo trascorso dal terremoto di Messina, però, è stata scelta un’altra immagine, in grado di citare sia la città siciliana, sia -presenti sullo sfondo della vignetta, oltre lo stretto- Reggio Calabria ed il territorio circostante, anch’essi coinvolti nella terribile tragedia, costata, secondo alcune fonti, 150mila vittime. Tragedia richiamata nell’immagine con un panorama di distruzioni ed alcuni cerchi concentrici, a rappresentare le onde sismiche.
L’esemplare costa 60 centesimi ed arriverà il 3 novembre, con annulli fdc agli sportelli filatelici di Messina 18 e Reggio Calabria Centro. Si aggiunge all’1,40 euro emesso il 30 giugno dallo Smom e al manuale impiegato il 7 agosto a Bagnara Calabra (Reggio Calabria).