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editor Fabio Bonacina

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Non il semplice ufficio, ma il “cuore” tecnologico della società, laddove si tiene sotto controllo l’intera rete

Il “quadrilatero” ad alta tecnologia di Poste italiane, quello che ospita le sale di controllo della qualità dei servizi postali e della sicurezza. E che oggi ha ospitato, per una visita, il presidente del Consiglio. Al quale -precisa una nota- “sono stati illustrati il funzionamento e le finalità di questa «intelligenza centralizzata», la prima del suo genere in Europa”, che da Roma permette di tenere sotto costante monitoraggio l’efficienza, la qualità e la sicurezza del sistema postale su tutto il territorio nazionale e di intervenire in tempo reale per risolvere eventuali problemi.

Il polo è costituito da un sistema di cabine di regìa che applica le più evolute soluzioni tecnologiche e che si è sviluppato con la sala controllo dei servizi e dei sistemi per governare 24 ore su 24 la funzionalità delle prestazioni erogate negli uffici postali e sui canali on-line (web e call center). Poi, si sono aggiunte la sala controllo dei flussi logistici e la sala controllo sicurezza, da dove specialisti vigilano in tempo reale su tutta la filiera, prevenendo eventuali tentativi di frode o attacchi informatici. Ma vi è anche la “demo room”, dove è possibile sperimentare servizi di nuova generazione, tra cui l’e-government e l’e-commerce.

“Sono rimasto impressionato -ha detto il premier- dalla grande innovazione e modernizzazione tecnologica che è riuscita a fare Poste italiane: si tratta di un’esperienza che deve diventare da esempio per l’ammodernamento di tutto il Paese, della sua Pubblica amministrazione”.

“Negli anni scorsi -ha raccontato Silvio Berlusconi- le ironie dei giornali si concentravano sui ritardi delle consegne, illustravano foto di cataste di posta inevasa. Tutto ciò aveva rovinato la storia gloriosa delle Poste nel nostro Paese. In ogni luogo, anche il più impervio, c’è da un lato la stazione dei carabinieri e dall’altra l’ufficio postale. Il postino, lo ricordo bene, era il nostro collegamento con il mondo, da lui si aspettavano le buone e anche le cattive notizie di chi scriveva dalle lontane Americhe, dai fronti di guerra, dal carcere. Poi, rispetto agli anni della mia gioventù, i servizi si sono degradati. Le Poste erano considerate un pachiderma la cui gestione delle nomine risentiva della politica e si assumeva con metodi clientelari. Voi, però, avete fatto succedere il miracolo. Con la vostra capacità di utilizzare le nuove tecnologie, pur mantenendo la capillarità del vostro servizio, avete fatto un lavoro esemplare”.

“Questo polo ad alta tecnologia -ha sottolineato l’ad Massimo Sarmi- è l’ultimo esempio in ordine di tempo dei cospicui e costanti investimenti che Poste italiane ha realizzato per potenziare e mettere a disposizione dei cittadini la propria infrastruttura logistica e tecnologica, la più capillare del Paese”. Tale, continua, evoluzione “ha consentito all’azienda di candidarsi al ruolo di partner della Pubblica amministrazione, collaborando a importanti progetti di forte valore sociale e a programmi di semplificazione dei processi, per avvicinare sempre di più il cittadino alle istituzioni”.

Da sinistra, seduti, il presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’amministratore delegato della società Massimo Sarmi, oggi al quartier generale della società
Da sinistra, seduti, il presidente di Poste italiane Giovanni Ialongo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’amministratore delegato della società Massimo Sarmi, oggi al quartier generale della società



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