Non la semplice elencazione alfabetica degli uffici toscani che hanno avuto in dotazione i “tondo riquadrati” ma, “oltre a ciò, l’immediata e precisa percezione”, grazie alle immagini, di come fossero caratterizzati. È il “Catalogo dei bolli ed annullamenti della Toscana” (140 pagine in bianco e nero raccolte ad anelli, 25,00 euro), il repertorio curato da Vanni Alfani e da un buon numero di altri specialisti.
I quali, per il territorio interessato, hanno integrato con i nuovi ritrovamenti quanto pubblicato in precedenza, ad esempio dal “Nuovo Gaggero”. Tra le altre informazioni offerte, il periodo d’uso, “cosa sempre suscettibile di variazione” per i nuovi ritrovamenti. Viene considerato pure il falso di Pistoia, evidentemente realizzato per raggirare i collezionisti.
Le impronte sono valutate con un sistema a punti da undici livelli, che parte con un minimo di 3,00 euro e supera i 250,00. Sapendo che se furono apposte in transito o in arrivo, le stime, rispetto alla tabella, diminuiscono.
Lo studio dei “tondo riquadrati” non è che un primo passo. Ormai in dirittura di arrivo è quello delle collettorie regionali, che sarà illustrato a colori, così da valorizzare i tipi di inchiostro impiegato. Più in là dovrebbero uscire i lavori riguardanti i numerali e i bolli in periodo filatelico.