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editor Fabio Bonacina

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La procedura riguarda i clienti che hanno sottoscritto alcune polizze nel 2001-2002

Attiva da dieci anni, è la compagnia assicurativa di Poste italiane
Attiva da dieci anni, è la compagnia assicurativa di Poste italiane

Alla fine, la soluzione è stata trovata, tanto che le associazioni dei consumatori parlano di “accordo innovativo”. È quello sottoscritto con Poste vita, cioè la società assicurativa del gruppo Poste, per la procedura di conciliazione sulle polizze “index linked” “Programma dinamico”, che avevano dato tanti problemi. “Per la prima volta -si ammette da Adiconsum- una compagnia assicurativa italiana introduce la possibilità di ricorso alla conciliazione a ulteriore tutela del sottoscrittore di polizze”.

L’intesa è stata siglata oggi dall’azienda con diciassette sodalizi del settore: Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Arco, Assoutenti, Casa del consumatore, Centro tutela consumatori utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori.

Stabilisce che i possessori delle polizze “index linked” “Classe 3 A valore reale”, “Ideale”, “Raddoppio” e “Index cup”, della serie “Programma dinamico”, sottoscritte tra il 2001 e il 2002, potranno scegliere la procedura negoziale a salvaguardia del loro investimento, qualora non fossero soddisfatti della soluzione proposta dalla compagnia.

Poste vita ha già sollevato i sottoscrittori dal rischio di investimento, assumendolo direttamente, e ha proposto loro di recuperare il 105% del capitale versato, in cambio del passaggio a una nuova polizza garantita da Poste vita spa e dell’estensione di circa tre anni dei termini di scadenza (al 31 dicembre 2015). Per coloro che abbiano già compiuto 79 anni e 6 mesi alla data di accettazione della trasformazione, la società ha promesso di restituire il 100% del premio originariamente versato in caso di riscatto dopo la data di scadenza del contratto originario e prima del 31 dicembre 2015.

La soluzione è stata accettata dalla quasi totalità dei sottoscrittori, il 92%, mentre, a oggi, le non adesioni sono limitate all’1% e un altro 6% di sottoscrittori ancora non è stato raggiunto dalla comunicazione. Presso la sede centrale di Poste italiane verrà istituita una commissione di conciliazione, volta a risolvere in forma extragiudiziale il contenzioso. Sarà formata da un rappresentante dell’azienda e da uno delle associazioni dei consumatori, scelto dal cliente, che si occuperà di analizzare il caso specifico. I costi della procedura saranno interamente a carico di Poste.

Intanto, dal gruppo interviene l’amministratore delegato, Massimo Sarmi. “Con questo accordo innovativo -sottolinea- Poste italiane ribadisce che la sua priorità è la tutela degli interessi dei consumatori e conferma la qualità del dialogo e delle relazioni con il mondo dell’associazionismo”.




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