Non più l’occhio sul resto del pianeta, a completamento di un percorso che, tra il 26 agosto 2005 e il 24 agosto 2007, aveva celebrato i grandi vini italiani ed europei. E neppure l’autore, il veneto Valerio Pradal, è rimasto. In corso d’opera, l’Azienda autonoma ha cambiato... casa vinicola ed oste, puntando alle etichette sammarinesi messe in pagina dalla locale B&Ar communication. Quelle finite in formato dentellato richiamano il Tessano, il Brugneto, la Riserva Titano, il Caldese, il Roncale ed il Moscato spumante. Tutte -è la precisazione che giunge dagli sportelli- firmate dal Consorzio vini tipici di San Marino, che inizia ad operare nel 1976 ed ottiene il riconoscimento giuridico nel 1979. Trent’anni fa, dunque. Il primo passo del Consorzio è la costruzione di una linea di articoli impostata sulle caratteristiche delle uve e dei vini tradizionali. Poi, nel 1986, arriva la legge specializzata. Tre anni dopo, l’uscita in commercio dei primi vini ad identificazione di origine. Ecco il Biancale ed il Moscato, seguiti da Brugneto con l’annata 1990, Roncale e Tessano nel 1999 e Sangiovese dal 2005. Attualmente sono sette i prodotti contraddistinti e garantiti dal marchio di Stato, cui si sono affiancati altri, comunque di buon livello, quali Caldese, Oro dei goti e Riserva Titano. La serie, organizzata a foglietto, comprende sei esemplari da 60 centesimi l’uno. È tirata in 80mila copie. Uscirà nell’infornata del 16 giugno, che comprende gli omaggi a Louis Braille, agli scrittori e ai “Giochi del Mediterraneo”.
E il Titano cambia... oste
10 Giu 2009 01:16 - SAN MARINO
Trent’anni fa, sul monte Titano, la fondazione del Consorzio vini tipici