Notizie negative e positive dall’Istituto di studi storici postali di Prato, le cui attività sono sempre più collegate alle risorse messe a disposizione dalle strutture pubbliche. Se da una parte è costretto a rinunciare al seminario programmato nel prossimo ottobre, dall’altro un progetto di cui è capofila ha appena ottenuto 30mila euro e verrà consacrato domani a Siena durante la festa “Percorsi di innovazione”, condotta da Monica Guerritore. Ad essere rinviato è il settimo seminario “Scrittura e comunicazione”, questa volta riguardante “Lettere e artisti. La comunicazione epistolare come elemento all’origine dell’opera d’arte”. “Purtroppo -spiega il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- non ce la facciamo proprio. I nostri enti di riferimento, in particolare Comune e Provincia di Prato, hanno ulteriormente diminuito i fondi per le attività culturali, non potendo garantire nemmeno il già risicato contributo assicurato l’anno scorso per questa attività”. Al tempo stesso, il ministero per i Beni e le attività culturali e quello ad Istruzione, università e ricerca “non hanno ancora dato risposte certe”. In base ai progetti, e alla stregua delle esperienze precedenti, il seminario si sarebbe sviluppato lungo sei giorni per quarantaquattro ore, affiancando agli interventi dei docenti le lezioni di paleografia che impiegano il prezioso materiale tre-quattrocentesco proveniente dall’archivio di Francesco Datini. Sarebbe stato rivolto a 25 studiosi. Ha trovato lo sbocco, invece, un’ulteriore iniziativa, risultata la prima tra quelle culturali presentate al Centro servizi volontariato Toscana (Cesvot). In questo caso l’Issp è il capofila di un pool che comprende anche Amici dei musei e dei monumenti livornesi, Archivio di stato di Prato, Arte e psicologia, Associazione per lo studio della storia postale toscana, Associazione pratese amici dei musei e dei beni ambientali e Università di Firenze. Dal titolo “Viaggio nel web, come si viaggiava in Toscana ai tempi del grand tour… e prima”, intende creare una carta regionale interattiva da mettere a disposizione pubblica attraverso internet. La mappa evidenzierà i percorsi, le strade e anche le stazioni di posta d’epoca. Un altro punto di riferimento è rappresentato dalla sessantina di guide da viaggio, databili tra Cinquecento ed Ottocento, conservate all’Istituto. Così come già fatto con le pubblicazioni ministeriali, verranno scannerizzate e divulgate in formato pdf attraverso il web. Inoltre, dei link alla carta interattiva richiameranno le località più importanti, per consentire il collegamento tra il luogo e la sua descrizione d’antan.
Iniziative culturali in balìa dei fondi
13 Giu 2009 20:21 - NEWS FROM ITALY
Anche l’Issp deve adeguarsi: costretto a rinunciare al seminario di ottobre, ottiene dal Cesvot un finanziamento per il progetto, dedicato alle comunicazioni in Toscana, di cui è capofila. Domani la cerimonia