“Una serie di francobolli unica al mondo di sei francobolli in 3D a colori su tre foglietti, abbinati a una innovativa cartolina postale che si trasforma nell’indispensabile stereoscopio, per vedere e vivere la magia dei francobolli tridimensionali. È una assoluta novità per i collezionisti e una cartolina unica e originale da inviare ad amici e intenditori”.
Così afferma l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica per promuovere l’omaggio all’“Anno europeo della creatività e dell’innovazione”, atteso per il 25 agosto e illustrato con i primi dettagli nella notizia precedente.
Ma è davvero un primato? Per dare la parvenza della profondità ci sono, naturalmente, le varie produzioni su materia plastica firmate da diversi Paesi, fra cui l’Austria, il Bhutan, la Corea del Nord e lo Yemen.
Più vicini al caso sammarinese sono altri episodi, che impiegano la normale carta. Come il 25 ed il 60 lire del 29 dicembre 1956 emessi dall’Italia per celebrare l’adesione all’Onu. Gli esemplari devono essere osservati impiegando gli occhialini anaglifici allora di moda e non a caso allegati al bollettino illustrativo o al volume “I francobolli dello Stato italiano”. Un simile esperimento venne ripetuto dall’Argentina il 28 luglio 2007 con il foglietto da 6,00 pesos per il meteorite “El Chacho”.
Ancora più vicino (e più semplice) all’iniziativa in arrivo dal monte Titano è il progetto concretizzato dalla Slovenia. Il 21 marzo 2001 ha varato due tagli da 95 talleri, molto simili fra loro, che riproducono un frammento di fluorite. Le istruzioni, in sloveno e inglese, sono poste sulle bandelle laterali: basta puntare lo sguardo nel centro della coppia per ottenere l’effetto.