La serie britannica con Elisabetta II, che Royal mail ha modificato per evitare il riciclaggio dei francobolli, non è una novità in senso assoluto. Ha almeno un precedente, proprio in Italia. Non nelle cartevalori, ma nelle etichette su cui le “tp label”, ossia le macchine da sportello, applicano le impronte di affrancatura. “Per quanto a mia conoscenza -ammette a «Vaccari news» uno dei maggiori esperti del settore, Milvio Bencini- ne esistono due versioni diverse e provengono dai nuovi modelli di affrancatrici”. La prima ha due taglietti per lato che misurano tre millimetri e sono dislocati perpendicolarmente al bordo. “È associata ad alcune macchine della Sipi; noi collezionisti la conosciamo impiegata almeno dal 19 marzo 2008”. “La seconda, invece, viene utilizzata sulle macchine Olivetti cosiddette «mini» per le ridotte dimensioni e si caratterizza perché i piccoli spacchi sono sempre due per lato, ma profondi otto millimetri e inclinati rispetto al perimetro. La data di utilizzo più vecchia riscontrata finora risale al 4 febbraio 2009”.
Pure le “tp label” hanno i tagli contro il riuso
15 Lug 2009 00:54 - NEWS FROM ITALY
I piccoli spacchi presenti sulle etichette per le macchine da sportello italiane avrebbero lo stesso scopo dell’accorgimento introdotto da Londra con i francobolli