Viste da San Marino, le scelte dell’Ue non sono tutte negative. Quella che riguarda il settore postale, anzi, è letta positivamente. La liberalizzazione -conferma in questa intervista a “Vaccari news” il segretario di stato per il Lavoro, la cooperazione e le poste Gian Marco Marcucci- “non dovrebbe creare, per una realtà piccola come la nostra, molte preoccupazioni, anzi potrebbe diventare una opportunità di sviluppo. Per quanto riguarda il mercato interno, caratterizzato dall’esiguità della clientela e dalla capillarità dei servizi offerti dai nostri uffici postali sul territorio con una discreta qualità, non ci dovrebbero essere particolari interessi da parte di altri operatori postali, anche se dovrà essere potenziato da parte nostra il servizio offerto alla clientela business”. In futuro, le tariffe praticate e la qualità della prestazione “saranno sempre di più la discriminante per il successo”.
Il mercato internazionale, invece, “cambierà radicalmente... i clienti business sceglieranno di spedire la propria corrispondenza dal Paese che saprà offrire, accanto a tariffe e qualità dei servizi, bassa fiscalità. E questo potrebbe favorire il nostro Paese, se saprà cogliere la sfida”.
Intanto, si lavora per superare la convenzione con l’Italia, che risale al 1923. L’1 agosto 2008 è stato siglato l’accordo quadro che applica agli invii postali scambiati tra le due parti le regole comuni dettate dall’Unione postale universale. Tale documento -prosegue il segretario di stato- “prevede inoltre la stipula di accordi settoriali per la disciplina e la regolamentazione di corrispondenza, pacchi espresso e servizi celeri, servizi finanziari postali, comunicazioni elettroniche e servizi postali on-line”, tutti attualmente “in fase di definizione”.
“Il processo di qualificazione e di rilancio del settore postale è stato avviato da tempo; l’informatizzazione delle procedure, la revisione delle zone postali, l’acquisizione di nuovi macchinari, la formazione effettuata e da effettuarsi rappresentavano passaggi obbligati per avviare il riordino dei servizi, della struttura organizzativa e della nuova veste giuridica che il settore dovrà avere. Scelte e interventi di questo tipo sono tappe fondamentali da intraprendere per far sì che le Poste di San Marino acquisiscano competitività non solo nel mercato interno ma anche in quello internazionale”.
“La novità di maggior rilievo -conclude Gian Marco Marcucci- in termini di cambiamento e di sviluppo è rappresentata dalla decisione di istituire servizi finanziari postali autonomi rispetto a Poste italiane spa. Attualmente i pochi servizi offerti alla nostra clientela, con grosse limitazioni in termini di importi e di modalità operative, sono svolti dagli uffici postali di San Marino per conto di Poste italiane”, che quindi gestisce la liquidità generata.
Inoltre, con il superamento della Convenzione del 1923, “le tariffe praticate e i servizi offerti diventeranno scelta esclusiva di Poste di San Marino”.