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editor Fabio Bonacina

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Anche oggi Guido Silvestri si è destreggiato tra francobolli, folder e annulli. Fino al 3 dicembre la mostra delle sue strisce, proposta allo spazio filatelia di Milano

Con i bambini dell'Istituto Gonzaga e, a destra, la direttrice di Milano Città Tiziana Morandi allo spazio filatelia
Con i bambini dell'Istituto Gonzaga e, a destra, la direttrice di Milano Città Tiziana Morandi allo spazio filatelia

Il 23 ottobre, giorno di uscita del francobollo, a Roma; questa mattina, a Milano. Si potrebbe aprire un futuro da postale per Silver (all’anagrafe Guido Silvestri), cioè per il “papà” di Lupo Alberto. Oggi allo spazio filatelia del capoluogo lombardo ha aperto una mostra sulle sue fortunate strisce, che festeggiano i trentacinque anni.

Ipostesi improbabile? Forse; però un collegamento tra il celebre animale (che all’incontro si è presentato in carne e... spugna, con borsa e giubbotto griffati Poste italiane) e il servizio c’è, e ad ammetterlo è lo stesso Silver. “Se non ci fossero state le Poste -ha spiegato oggi ai bambini dell’Istituto Gonzaga presenti all’incontro- non ci sarebbe stato Lupo Alberto. A ventuno anni ero molto appassionato di fumetti; leggevo Jacovitti, le strisce americane. Un giorno arrivò un telegramma giallo, come quelli del Far West. C’era scritto «Interessano tue strisce stop. Mandane altre». Era il direttore del «Corriere dei ragazzi»; per me è come se avessi vinto l’Oscar...”.

“Il lupo -ha aggiunto, rispondendo ad una delle domande formulate dagli alunni- ha sempre una connotazione negativa, e io ho voluto ribaltarla” per fare sorridere. Quanto al blu del protagonista, è nato da un errore. “Per molti anni, Lupo Alberto è stato in bianco e nero; quando si passò al colore, avevo in mente un lupo siberiano, grigio con sfumature azzurre, ma il litografo capì male, e così è rimasto”.

Ora Guido Silvestri lavora in un gruppo, su cui ha “una specie di supervisione”. “Le tavole più brutte che qui vedete -ha commentato- le ho fatte io”.

A mano o con i computer? Questi ultimi “aiutano molto, specie per i disegni”, che si possono così spostare o ripetere. Però i fumetti “si fanno ancora con matita e gomma, e con molta calma”. “Oggi mi occupo solo di Lupo Alberto, mi basta e mi avanza”, anche se nella sua carriera compaiono ulteriori personaggi, come Cattivik, passatogli da Bonvi nel momento in cui questi aveva sfondato con Sturmtruppen ed altre saghe.

La mostra, allestita nella sede di via Cordusio 4 fino al 3 dicembre, sarà visitabile dal lunedì al venerdì fra le ore 8 e le 17, sabato dalle 8.30 alle 12; l’ingresso è libero.

Il “papà” di Lupo Alberto, Guido Silvestri, alle prese con gli annulli postali: a Roma il 23 ottobre, oggi a Milano
Il “papà” di Lupo Alberto, Guido Silvestri, alle prese con gli annulli postali: a Roma il 23 ottobre, oggi a Milano



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