Il tempo per... incassare la “sberla” ed eventualmente disdire il contratto è scaduto il 31 gennaio. Ma le polemiche riguardanti l’enorme aumento per il noleggio delle caselle postali sono finite in mano alle associazioni dei consumatori.
Oggi a prendere l’iniziativa è stata la Federconsumatori, che ha chiesto un incontro urgente con Poste italiane.
“Nonostante -dice il testo diffuso dal sodalizio- l’allargamento ad alcuni servizi prima non compresi, ad esempio il fax o la possibilità di usare la casella postale anche per i propri familiari, si tratta, in ogni caso, di un aumento del tutto ingiustificato. Inoltre, pur essendo un servizio che interessa soprattutto aziende e professionisti, tali costi rischiano di avere ripercussioni indirette anche sulle famiglie. La piccola impresa, l’avvocato o il commercialista che utilizzano le caselle postali, infatti, molto probabilmente scaricheranno tali aumenti sulle tariffe applicate ai clienti. Come al solito, a rimetterci, saranno quindi i consumatori, che già devono fare i conti con i notevoli aumenti tariffari prospettati nel 2010, che raggiungeranno la soglia di ben 660 euro annui”.