Ultimissimi giorni per la campagna elettorale prima delle consultazioni di domenica e lunedì, ed anche i portalettere sono mobilitati. Certo, non vi è più l’impiego massiccio del sistema postale per suggerire agli elettori cosa votare, ma le missive non mancano. Avvalorate dal fatto che le spedizioni scontano una tariffa decisamente bassa e immutata da tanti anni: i soliti 4 centesimi, in epoca pre euro 70 lire, per ogni plico di peso fino ai 70 grammi. Il resto lo mette lo Stato: solo per le elezioni politiche ed amministrative del 2008, Poste italiane ha ricevuto 70 milioni come rimborso. Naturalmente, per utilizzare l’agevolazione occorre uniformarsi a criteri tecnici specifici e, in ogni caso, richiamare sul plico la legge di riferimento, cioè la n°515 del 1993. In funzione del prodotto scelto (posta prioritaria, target “creative”, massiva, invii senza indirizzo), possono variare i sistemi di pagamento: macchina affrancatrice (del cliente o in uso presso gli uffici e i centri postali), senza materiale affrancatura, conto di credito ordinario. Nelle regole i francobolli non sono più citati, nemmeno -come invece capita con altri servizi- per vietarli. Forse, più degli involucri, sono i contenuti ad osservare un minimo di ritualità postale, già dall’intestazione della lettera, che magari apre con un “caro” o un “gentile”, seguito dal nome di battesimo del destinatario desunto dalle guide telefoniche o da altri elenchi. Lo stesso carattere di stampa adottato può imitare la scrittura a mano. Segue, poi, una analisi più o meno sintetica della situazione e degli impegni che il candidato intende conseguire nel caso venisse eletto, chiudendo con la firma e una data. La formula, dunque, richiama la tradizione epistolare, evidentemente ritenuta dagli esperti ancora efficace. Non è un caso se uno dei leader ha pubblicamente dichiarato di aver spedito sette milioni di missive agli elettori.
Propaganda elettorale: è il contenuto a rimanere postale
25 Mar 2010 14:18 - NEWS FROM ITALY
Se le buste sono sempre più anonime (e prive di affrancatura fisica), a rispettare l’antica ritualità e le sue regole rimangono, spesso, gli scritti