“Catalogare tutto, ma proprio tutto ciò che rientra nel settore interofilo”: è il riconfermato obiettivo che si sono dati Franco Filanci, Carlo Sopracordevole e Domenico Tagliente nel pubblicare l’edizione già 2011 di “Interitalia”, il “manuale-catalogo specializzato degli interi postali dell’area italiana”.
Ma perché 2011? “Perché in Italia -precisa Franco Filanci- non c’è l’abitudine a indicare la data di pubblicazione, ma quella di validità, per non sembrare vecchi il secondo anno”.
Come la pubblicazione uscita a fine 2007, parte dai fogli-lettera “Aq” della Repubblica di Venezia e arriva ai giorni nostri, con le ultime cartevalori quasi esclusivamente dedicate alle manifestazioni filateliche, in quanto un uso non collezionistico, adesso, è ben difficile da riscontrare.
Rispetto al volume precedente conta 392 pagine (prezzo 29,00 euro), 24 pagine in più date non soltanto dall’aggiunta delle novità, ma anche da integrazioni. Come il nuovo capitolo sugli interi austriaci usati in Trentino Alto Adige e in Venezia Giulia prima dell’annessione, che in gran parte recano testi in italiano. Oppure “postatarget & Co.” (riguardante Italia e persino San Marino), un àmbito modernissimo, non assimilabile agli interi -e per questo segnalato a monito- ma già interessante e foriero di approfondimenti. O, ancora, l’immagine della busta postale da 50 lire, insieme a quella da 25 lire ipotizzata intorno al 1972 e mai uscita.
Oggi ha senso -almeno in Italia, dove l’impiego postale risulta molto ridotto- emettere nuovi interi? “Ha lo stesso senso -continua Filanci- che emettere francobolli. Se poi non li mettono in distribuzione, ne complicano l’acquisto ai tabaccai (dando loro un aggio ridicolo) e addirittura per determinati servizi ne ostacolano o persino vietano l’uso, la loro emissione ha fini di tutt’altro genere”. Intanto, è notizia di questi giorni che a San Marino l’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica ha dichiarato esaurita la cartolina per don Luigi Sturzo, emessa in 15mila esemplari il 9 febbraio scorso.
E i prezzi? “Dopo anni di aumenti in qualche caso anche eccezionali, si assiste ad un periodo mercantile più tranquillo”, risponde Carlo Sopracordevole. “Effetto -prosegue- dell’indiscutibile crisi che ha colpito la filatelia, soprattutto nel campo dei francobolli adesivi, che si somma a quella più generale dell’economia mondiale. Le quotazioni espresse da «Interitalia» si sono adeguate a tale realtà e, pur rivedute in ogni parte del catalogo, sono rimaste sovente invariate per i settori meno collezionati. Comunque, il settore interofilo resta sempre fra i più vivaci in Italia”.
Le riproduzioni sono a colori ed i testi bilingui, in italiano ed inglese.