Un ufficio postale esattamente come tutti gli altri, soltanto che ha una particolarità: non si trova nel Bel Paese ma in Kosovo, presso la base “Villaggio Italia” di Belo Polje, municipalità di Pec/Peje.
Il bacino di utenza è prevalentemente costituito dai militari italiani e stranieri (romeni, sloveni, turchi e ungheresi) del Multinational battle group west e da coloro che sono impiegati nelle ditte civili operative all’interno del campo. Non è, quindi, accessibile al pubblico in genere.
A differenza delle altre presenze postali all’estero (come quella ad Herat, in Afghanistan), in questo caso -oggi unico- la gestione non fa capo al ministero alla Difesa ma è assunta direttamente dalla società adesso guidata da Massimo Sarmi, anche se il personale ha un doppio status, postale e militare. Oltre ad essere preventivamente selezionati da Poste (i vincoli sono legati all’età e all’avere assolto la leva), i candidati ricevono la cartolina di richiamo in servizio dall’Esercito e devono passare la visita medica. Una volta ritenuti idonei, frequentano un mese di addestramento e aggiornamento in Italia, quindi sono inviati in Kosovo, dove rimangono per un periodo di quattro o cinque mesi. A tutti gli effetti, sono militari: gli viene riassegnato il grado, devono indossare la divisa e soggiornano negli alloggi previsti.
Operativo dal dicembre 2003, l’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì fra le 8.30 e le 16.30, mentre il sabato chiude alle 12.30. Dal 19 gennaio è diretto dal tenente Antonio Riccardi, coadiuvato da uno sportellista, il soldato Enrico Cerquetella. “L’ufficio -precisa a «Vaccari news» il responsabile- è l’unico esistente nella base; è munito degli stessi sistemi e delle stesse procedure informatiche degli altri, per cui è abilitato a qualsiasi tipo di operazione. I nostri connazionali possono accedere a tutti i servizi, mentre i militari degli altri contingenti di fatto impiegano soltanto il supporto postale tradizionale”.
“Giornalmente effettua dalle duecento alle trecento operazioni, delle quali solo una piccolissima parte riguarda i servizi postali. Le transazioni più domandate dalla nostra clientela sono quelle di bancoposta ed in particolare le movimentazioni del conto (prelievi e versamenti) e con la carta «Postepay» (moltissime sono le richieste di nuova emissione). Senza dimenticare le numerosissime ricariche telefoniche. Un modesto numero di operazioni riguarda invece vaglia, bollettini di conto corrente, telegrammi e bonifici. Per questioni di sicurezza e di dogana, l’unico vincolo concerne i pacchi, che non si possono né inviare né ricevere. Naturalmente, non figurano quelle prestazioni nel caso specifico inutili, come il pagamento delle pensioni”.
Il Multinational battle group west, organicamente inserito nella Kosovo force (Kfor), è un’unità multinazionale a guida italiana. Dal 7 maggio vede protagonista il 24° Reggimento artiglieria “Peloritani”, comandato dal colonnello Davide Di Bartolo.