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editor Fabio Bonacina

27143 news from 8/3/2003

In base ai dati dell’anno scorso, l’Istituto di studi storici postali dipende per il 41% dal sostegno del ministero per i Beni e le attività culturali. Con la nuova versione del decreto-legge, potrebbe essere dimezzato...

Per l’Ipost, il riferimento previdenziale dei postelegrafonici, non vi sono novità: la versione del decreto-legge recante “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” transitata dal Quirinale e pubblicata in “Gazzetta ufficiale” il 31 maggio ha mantenuto il disposto, ora all’articolo 7 (commi 2 e 3), che prevede la chiusura e il passaggio di ogni competenza all’Inps.

Per i 232 enti, istituti, fondazioni e altri organismi già beneficiari di fondi statali, invece, si palesa un altro tipo di problema. L’elenco che prevedeva lo stop a qualsiasi sostegno è stato ritirato, ma già si sa -lo prevede l’articolo 7.24- che i tagli arriveranno comunque; saranno pari al 50% rispetto alla somma stanziata nel 2009. Anche se i particolari saranno decisi dai ministeri di competenza entro sessanta giorni.

Nella lista figurava anche l’Istituto di studi storici postali. “Già l’anno scorso -commenta da Prato il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini- siamo stati costretti a non svolgere il seminario «Lettere e artisti. La comunicazione epistolare come elemento all’origine dell’opera d’arte», un’esperienza che dal 2003 al 2008 ha soffermato l’interesse di studiosi, specialisti e cultori su vari temi a carattere postale. Per il 2010 avremmo in programma un altro incontro, questa volta incentrato su «Lettere dal margine. Oppressi, prigionieri e dissidenti». Parleremo del progetto il 9 giugno durante la nostra assemblea, ma la sua concretizzazione appare sempre più difficile”.

Per l’Istituto, il supporto del ministero per i Beni e le attività culturali rappresenta ancora un contributo fondamentale, anche se gradualmente diminuito nel tempo. “I sostegni -ricorda il direttore- non vengono dati a caso, ma giustamente dietro la presentazione di specifici progetti esaminati con attenzione, prima in fase di richiesta, poi in sede di consuntivo”.

Carte alla mano, il Mibac nel 2007 ha riconosciuto all’Istituto 23mila euro, scesi nel 2008 a 12mila e divenuti nel 2009 13mila. Soffermandosi sull’anno scorso, l’assegno equivale al 41% dei contributi pubblici ottenuti complessivamente e ammontanti a meno di 32mila euro. Il resto della cifra è di fatto arrivato da Provincia di Prato (3.300 euro) e Regione Toscana (13mila euro).

Il sostegno 2009 del Mibac è servito a finanziare il sesto colloquio di storia postale “Figure e attori protagonisti della scena postale nazionale", svoltosi il 28 febbraio 2009; la stampa e la distribuzione della rivista specializzata “Archivio per la storia postale - Comunicazioni e società”; la catalogazione libraria, le ricerche, la partecipazione a convegni e mostre; la revisione e il riordino dei cataloghi di monografie e periodici con il nuovo programma “Easycat Sbn Marc” nonché la scelta, la scannerizzazione e la messa in rete di numerosi documenti, oggi a disposizione gratuita.

Il provvedimento governativo, ora, dovrà essere sottoposto alle Camere.

Per l'Issp, che conserva un grande patrimonio documentale riguardante il settore postale e filatelico, si annunciano altre difficoltà economiche
Per l'Issp, che conserva un grande patrimonio documentale riguardante il settore postale e filatelico, si annunciano altre difficoltà economiche



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