Altri Paesi si convertono al sistema di affrancatura senza facciali dichiarati. Il 20 giugno è stata l’Algeria a introdurre il primo taglio a validità permanente; propone il memoriale del Martirio (omaggio ai caduti nella guerra antifrancese) ed ora è in vendita a 15 dinari, permettendo di spedire una lettera ordinaria all’interno pesante fino a venti grammi. Appare foriero -secondo gli osservatori locali- di un probabile ed imminente aumento tariffario.
Ma i Paesi Bassi vanno ben oltre. Introducendo dall’1 luglio una riforma sullo stile di quanto realizzato a Bruxelles a partire dal 2007. Pur confermando che i vecchi esemplari, sia espressi in euro sia ancora in fiorini, restano validi, tutte le prossime cartevalori -annunciano da Tnt, l’operatore nazionale che voci del mondo economico indicherebbero pronto a passare sotto al fondo Cvc capital partners, già alla guida delle Poste belghe- non avranno più indicato l’effettivo prezzo di vendita ma un numero.
Le prime pezzature, ordinarie e commemorative, arriveranno domani; riportano ad esempio lo stesso ritratto elettronico della regina Beatrice realizzato da Peter Struycken e impiegato, sia pure con diversi approcci, dal 1981. In luogo del prezzo, ecco la differenza, avranno un “1” (ora in vendita a 44 centesimi) o un “2” (88). Per affrancare una lettera interna fino a venti grammi basterà il taglio “1”; se la missiva va oltre ma rimane entro i cinquanta grammi bisognerà impiegare due esemplari dello stesso o il “2”. Il resto del tariffario opera in maniera analoga, quindi per multipli. Entreranno effettivamente nel circuito di impiego quando uffici e rivendite esauriranno le forniture precedenti.
Il medesimo principio si applicherà pure nei rapporti con l’estero, dove verranno resi disponibili i valori da “1” nelle versioni prioritarie per l’Europa (tariffa ora da 0,77 euro) ed il resto del pianeta (0,95).
L’obiettivo è rendere inutili francobolli integrativi -proprio quelli che l’Italia emetterà domani- di fronte alle possibili variazioni dei listini.