Centoventotto pagine di formato “A4”, dedicate alla storia postale. È il “Cursores” della ripresa, firmato dall’Associazione italiana di storia postale.
“Il nostro impegno -promette il presidente, Angelo Simontacchi- sarà massimo per riuscire a portare avanti il testimone di tale valore e degli elevati risultati raggiunti”. Dalla periodicità che dovrebbe diventare semestrale, sarà riservato ai soci dell’Aisp e dell’Unione filatelica lombarda anche se, per ora, è prevista una distribuzione gratuita al fine di promuovere il progetto.
In copertina indica il numero tredici, a sottolineare la continuazione con il passato, quando tra 1980 e 1982 uscirono i primi dodici, allora editi da Federico Borromeo e diretti da Paolo Vollmeier. A quel tempo -ricorda Adriano Landini- “la gestione era molto più complicata, produrre la rivista bimestralmente era, per chi dirigeva, uno sforzo non indifferente. Nonostante le difficoltà, Vollmeier fece un magnifico lavoro e come ex-presidente ritorno a ringraziarlo, anche se non è difficile comprendere che dopo due anni molto stressanti lasciasse l’incarico”. “Mi auguro -aggiunge riferendosi alla testata- che ritorni ad essere una tribuna aperta anche alla discussione strettamente legata ad argomenti di carattere filatelico. Mi auguro che la nostra rivista ridiventi uno strumento che faccia opera di cultura nel vasto campo della filatelia e prefilatelia ove nonostante tutto vi è ancora molto da dire”.
Gli articoli, complessivamente diciassette, si concentrano soprattutto sull’Ottocento italiano, anche se non mancano interventi riguardanti periodi successivi. Fra le firme quella di Benito Carobene, scomparso poi il 30 luglio scorso, “che aveva entusiasticamente aderito alla nostra iniziativa” editoriale.
Intanto, la sede dell’Aisp (via Leopardi 3, Milano) torna ad ospitare le conferenze. Sabato 13 novembre alle ore 15 sarò la volta di Edoardo Paolo Ohnmeiss, che parlerà di “Parigi 1870: l’ingegno contrastò il blocco postale”. La partecipazione è libera.