Il 21 ottobre il passaggio in Consiglio dei ministri; questa sera la pubblicazione in “Gazzetta ufficiale”, sapendo che i contenuti si applicheranno retroattivamente dall’1 settembre 2010 e fino al 31 dicembre 2012. Senza oneri a carico del bilancio dello Stato e di quello, autonomo, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. È il decreto riguardante le “Tariffe per le spedizioni di prodotti editoriali, ad esclusione dei libri spediti tramite pacchi, effettuate dai soggetti di cui all’articolo 1 comma 1, del decreto-legge 24 dicembre 2003, n.353, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n.46”. Quello, insomma, riguardante le spedizioni dei prodotti editoriali svolte dalle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte nel Registro degli operatori di comunicazione (Roc) e dalle imprese editrici. Si chiude così il difficile contenzioso aperto l’1 aprile scorso, quando improvvisamente le agevolazioni precedenti vennero cancellate, mettendo in difficoltà l’intero comparto. Elemento sottolineato dallo stesso disposto, nel momento in cui afferma che “la temporanea applicazione delle tariffe piene ha determinato una forte sofferenza per le imprese del settore ed una conseguente contrazione delle spedizioni suscettibile di riflettersi anche sul pluralismo dell’informazione”. Il provvedimento determina gli importi massimi per spedire i prodotti editoriali in Italia tenendo conto delle destinazioni, così da correlarli maggiormente ai costi effettivi. Le singole quote sono elencate in cinque allegati. Nello specifico, riguardano la spedizione in abbonamento postale di pubblicazioni quotidiane o con almeno due uscite a settimana nonché i settimanali a diffusione regionale aventi determinate caratteristiche (allegato “A” per le tariffe valide dall’1 settembre al 31 dicembre 2010 nonché dall’1 gennaio 2011 al 31 agosto 2011; allegato “B” attivo dall’1 settembre 2011, con le quote distinte secondo le aree geografiche: metropolitane, capoluoghi di provincia, extraurbane); le testate con meno di due uscite a settimana (allegati “C” e “D”, sempre in base ai criteri precedenti); i libri inoltrati mediante pieghi (allegato “E”). Fra le condizioni richieste, uniformarsi agli standard di accettazione predisposti dal fornitore del servizio universale. Il decreto prende atto, inoltre, della liberalizzazione; così, dal prossimo 1 gennaio, le tariffe e la disciplina fissate dal testo saranno applicabili anche agli operatori “abilitati alla fornitura di servizi postali universali sul territorio nazionale diversi dal fornitore del servizio universale”. Dallo stesso giorno sarà consentito agli operatori stipulare singoli accordi che prevedano, in presenza di particolari condizioni quali volumi, concentrazione geografica o temporale, l’applicazione di oneri più miti. All’appello manca il decreto con le nuove tariffe per la spedizione di prodotti editoriali delle associazioni senza fini di lucro (onlus e assimilate). Secondo quanto risulta all’Unione stampa periodica italiana, “sarebbe alla firma” dei ministri allo Sviluppo economico e all’Economia e finanze.
Pubblicate le tariffe editoriali agevolate
23 Nov 2010 21:40 - NEWS FROM ITALY
Valido retroattivamente dall’1 settembre 2010 e fino al 31 dicembre 2012, il decreto chiude il contenzioso aperto l’1 aprile scorso. Dall’1 gennaio verrà esteso ai concorrenti di Poste italiane