Una pesante eredità: è quella del postmaster general statunitense, John Potter, il quale a dicembre lascerà l’incarico, ricevendo il prestigioso premio intitolato a Benjamin Franklin. Dal comitato di gestione del servizio, il presidente Louis Giuliano ne ha ricordato l’impegno durante una lunga stagione (entrò in carica il 2 giugno 2001) caratterizzata dall’11 settembre, dagli attacchi all’antrace, da numerosi disastri naturali, una profonda recessione ed il cambio tecnologico senza precedenti. Lo sostituirà Patrick Donahoe. Il successore troverà una situazione seria: Usps ha chiuso l’anno finanziario, il 30 settembre, con 8,5 miliardi di dollari di perdita. Tra le cause, la crisi e le conseguenti pressioni economiche, ma anche il calo nei volumi a causa della smaterializzazione che ha colpito le missive. E questo nonostante le strette che hanno tagliato 75 milioni di ore lavorative, conducendo la produttività a livelli record, e i risparmi ottenuti soprattutto sul personale (negli ultimi due anni ha messo da parte 9 miliardi, eliminando 105mila posizioni a tempo pieno). Intanto, Usps chiede cambi nella legislazione, nelle norme e nei contratti di lavoro. Solo considerando la posta di prima classe (la categoria con il maggior guadagno, che genera oltre la metà delle entrate), il tonfo è stato del 6,6% nel 2010, dell’8,6% nel 2009 e del 4,8% nel 2008. Va meglio con la “standard mail”, ossia il corriere economico, i cui flussi sono negli ultimi mesi migliorati -segno di una ripresa- anche se, valutato complessivamente, il 2010 mostra ancora dati più bassi rispetto al 2009. Il servizio postale a stelle e strisce non riceve sovvenzioni dai contribuenti; le sue entrate si basano sulla vendita di francobolli, prodotti e servizi. In primavera aveva chiesto di non consegnare più il sabato, ma la replica non è ancora giunta; pare comunque imminente.
Usps - John Potter lascia l’incarico
24 Nov 2010 16:23 - FROM ABROAD
Dopo nove anni, il nuovo postmaster general sarà Patrick Donahoe. Il 2010 chiuso con un rosso pari a 8,5 miliardi di dollari