Dopo l’Egitto, Finmeccanica -in questi giorni impegnata a confutare l’accusa di depistaggi sulle indagini in merito agli appalti dell’Enav- va in Russia, ancora una volta insieme a Poste italiane. Le due realtà tricolori hanno sottoscritto un accordo con Russian post per “l’ottimizzazione della rete logistica e lo sviluppo di servizi innovativi” (come le prestazioni finanziarie on-line e la telefonia mobile) presso i quarantamila uffici postali dello sterminato Paese.
Finmeccanica, attraverso la società Elsag Datamat, da molti anni partner tecnologico di Poste italiane e dal 2004 fornitore di Russian post (per cui ha realizzato il centro di smistamento di Mosca e gli impianti di posta ibrida di Mosca e San Pietroburgo), metterà a disposizione le capacità tecnologiche e l’esperienza nel settore dell’automazione.
L’intesa, sottoscritta a Sochi, viene giudicata “di notevole importanza strategica”; fa seguito ad una dichiarazione d’intenti definita nel marzo scorso e si inserisce nel quadro del memorandum siglato tra i rispettivi ministri.
Soddisfazione anche da viale Europa 190. “Dà il via alla fase operativa”, ha commentato l’amministratore delegato di Poste, Massimo Sarmi. “È un obiettivo particolarmente importante che suscita grande soddisfazione per la possibilità di contribuire al programma di ammodernamento” di uno fra gli operatori più grandi al mondo, “con la prospettiva di introdurre servizi finanziari, di pagamento, assicurativi e di comunicazione digitale”.