Lasciato alle spalle il 2010, e in attesa che il decreto legislativo “Attuazione della direttiva 2008/6/Ce, che modifica la direttiva 97/67/Ce, per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali della Comunità” diventi esecutivo, Poste prosegue nel progetto “Otto-venti”. Progetto che gradualmente estende al territorio la nuova impostazione del recapito dal lunedì al venerdì, lasciando il sabato (e i pomeriggi) soltanto alle consegne pregiate.
In base all’attuale calendario, i centri di distribuzione che hanno recepito il cambiamento sono pari al 42% del totale, poco meno di quattrocento, con una maggiore presenza al Sud. Già questo mese se ne aggiungeranno altri, superando la metà; l’obiettivo è completare il processo entro fine maggio. Contemporaneamente verrà avviata la revisione dei turni ai centri di meccanizzazione, introducendo la nuova modalità di lavoro per i week end.
Anche le figure specialistiche dell’articolazione servizi innovativi (Asi) stanno aumentando; sono loro che, conoscendo il territorio nel quale operano, dovranno convincere gli utenti a richiedere prestazioni specifiche, da pagare a parte.
Tra gli aspetti che rimangono in sospeso figura la consegna dei quotidiani il sabato, da sempre una chimera per non pochi abbonati. Il confronto con le associazioni degli editori è in corso e, in attesa di un accordo, la società si è impegnata a proseguire il servizio. Nelle settimane scorse era stato avviato un esperimento coinvolgendo subappaltanti; secondo Poste, l’esito è risultato positivo a Cremona, Livorno e Trieste, meno -ma migliorabile- a Parma. Nel 2009 sono stati lavorati oltre 202 milioni di quotidiani; il sabato mediamente risultano 600mila, di cui 500mila recapitabili (gli altri sono indirizzati a ditte e studi, in quel giorno chiusi).