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Piazza Verdi addio
10 Gen 2011 17:53 - NEWS FROM ITALY
L’Ipzs ha ormai abbandonato lo storico edificio dei Parioli per trasferirsi principalmente sulla Salaria

L'entrata, ora: nei cartelli, l'avviso per la libreria
L'entrata, ora: nei cartelli, l'avviso per la libreria

Al logo nuovo -introdotto ormai da qualche settimana- si aggiungono sito e soprattutto sede. Perché l’edificio di piazza Verdi (è presente, ad esempio, nel francobollo da 170 lire del 6 gennaio 1979), diventato operativo nel 1929 dopo essere stato pensato per la Corte dei conti, è ormai vuoto. Davanti all’ingresso compare soltanto l’avviso per quanti debbono consegnare inserzioni o fare acquisti alla libreria, punto provvisoriamente collocato in via Principe Umberto 4.

Il lungo e complesso trasferimento dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato negli altri impianti, soprattutto quelli sulla via Salaria, di fatto è terminato durante la pausa natalizia, quando anche le ultime lavorazioni l’hanno abbandonato. Così, al maestoso immobile si apre una nuova strada. Quale possa essere, è difficile da dire, visto che le voci che circolano sono numerose, fra cui albergo di lusso o negozi.

Creato nel 1928, mezzo secolo dopo, nel 1978, l’Istituto ha acquisito la Zecca, assumendo la forma di Ipzs spa nel 2002; il capitale è interamente controllato dal ministero dell’Economia e delle finanze. Al gruppo oggi fanno parte Editalia (editoria di pregio), Bimospa (modulistica e cartotecnica) e Verrès (produzione di semiprodotti per monetazione e fusioni artistiche).

Quattro le principali aree produttive: lo stabilimento “Salario” (dove si stampano la “Gazzetta ufficiale”, prodotti e collane editoriali, d’arte e giuridiche, moduli per il settore pubblico e privato, periodici per la Pubblica amministrazione, opere monografiche, artistiche e letterarie), l’Officina cartevalori (ora trasferita nel nuovo centro situato dall’altro lato della strada consolare rispetto al “Salario”; si concentra sulle produzioni più delicate, come appunto i francobolli, le stampe artistiche o le realizzazioni ad alto contenuto tecnologico), la sede di Foggia (stampa la carta normale, filigranata per gli usi di legge e di sicurezza, ma anche le targhe di circolazione e i sigilli per le attività di dogana, i contatori dell’energia elettrica e dell’acqua), la Zecca (collocata a Roma in via Capponi, produce moneta circolante e per fini collezionistici di Italia, San Marino e Vaticano e poi medaglie, distintivi, timbri e sigilli).

L’immobile dei Parioli è stato ricordato nel libro fotografico “Il lavoro e la memoria”, presentato come “ultima opera editoriale realizzata e concepita nello storico stabilimento di piazza Verdi” (112 pagine in quadricromia, 40,00 euro).

Della targa, fino a poco tempo fa collocata a fianco degli ingressi, sono rimasti soltanto i ganci
Della targa, fino a poco tempo fa collocata a fianco degli ingressi, sono rimasti soltanto i ganci



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