Il 22 aprile 2005 l’1,00 euro per Gerusalemme, l’1 dicembre 2006 il 55 centesimi per Leopoli, il 3 novembre 2008 il 65 centesimi per Trieste, il 13 febbraio 2009 l’1,00 euro per Cracovia, il 16 aprile 2010 il 65 centesimi per Praga. E oggi il 65 centesimi per Marburgo, Maribor in sloveno. Prosegue con il sesto tassello la serie firmata da Vienna ed intitolata “La vecchia Austria”, volta più o meno esplicitamente a ricostruire la presenza imperiale del tempo che fu. Nonostante le modifiche apportate al formato e all’aspetto grafico delle cartevalori via via prodotte, ma anche al soggetto: in quattro vignette compaiono uffici postali, praticamente un tema nel tema. Da sottolineare il disinteresse -peraltro comprensibile- mostrato dai Paesi coinvolti. Solo l’Ucraina ha risposto positivamente, varando lo stesso giorno in cui ha debuttato il francobollo austriaco uno molto simile da 3,50 grivnia. Il riferimento per Trieste, invece, aveva addirittura suscitato qualche perplessità, anche per via della data. Il dentello -nel quale compare il salone interno dell’edificio progettato da Friedrich Setz con la troneggiante statua di Francesco Giuseppe- aveva cominciato ad affrancare le missive esattamente novant’anni dopo la firma dell’armistizio a villa Giusti. Quello che concluse la Prima guerra mondiale sul fronte italiano.
“La vecchia Austria”: ora tocca a Maribor
21 Gen 2011 10:04 - FROM ABROAD
La sesta tappa della serie nata nel 2005 propone l’ufficio postale principale della città adesso slovena